Roma, 12 maggio 2016

La foto dell’incontro della rete italiana del progetto “Fare di più non significa fare meglio- Choosing Wisely Italy” con Wendy Levinson (Choosing Wisely Canada e International), Daniel Wolfson (Abim Foundation e Choosing Wisely USA), Dominic Lorusso (Consumers Report) e Wilco Peul (Choosing Wisely Netherland), del 10 maggio presso il Centro di formazione dell’area radiologica di via del Cardello a Roma.

 

Malati per forza


Recensione di M.Bobbio su “Malati per forza. Gli anziani fragili e gli eventi avversi neurologici da farmaci.” di Ferdinando Schiavo. Maggioli editore.

Trentacinque storie di pazienti, soprattutto anziani e fragili, mal ascoltati, mal curati e mal seguiti sono le occasioni per introdurre argomenti di neurologia, focalizzati sui parkinsonismi, sulle vertigini, sulle amnesie, sulle epilessie spesso provocate da medicine prescritte in modo incongruo o cronico.

Secondo il dottor Ferdinando Schiavo, “onesto artigiano della neurologia e  della neurologia dei vecchi” come ama definirsi, la medicina della fretta non è in grado di affrontare la complessità degli anziani,

In ricordo di Luigi Mara

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Proponiamo alcune immagini della commemorazione di Luigi Mara tenuta presso il Municipio di Castellanza.

Un passaggio dell’intervento di Piergiorgio Duca (il testo completo è scaricabile sotto):

Caro Luigi,

La Cassazione ha confermato definitivamente le condanne dei dirigenti Thyssen Krupp per la strage di lavoratori del dicembre 2007. Una vittoria della giustizia? Certamente. Ma una vittoria dei lavoratori? Diciamo piuttosto un passo avanti, dopo tanti indietro fatti nelle cause di nocività del lavoro in questi anni. Di vittoria parleremo quando, dando completa e reale applicazione all’articolo 1 della nostra Costituzione, i lavoratori vedranno riconosciuta la loro dignità e il valore della loro vita al di sopra di qualsiasi convenienza economica da parte del Capitale. Quando le Leggi avranno stabilito che non esiste profitto, guadagno o risparmio sulla manutenzione sufficiente a giustificare e tanto meno a compensare il sacrificio della vita di un lavoratore. Quando la Morte sul Lavoro farà vero Scandalo e verrà da tutti considerata un inaccettabile attacco alla Democrazia e alla Convivenza Civile.

Siamo lontani dalla meta. Ci sarà bisogno, per raggiungerla, ancora di tanti Luigi Mara.

 

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Un passaggio dell’intervento di Agostino Lepori (ex Montedison di Castellanza), anche questo intervento è scaricabile sotto unitamente al file audio dell’intera cerimonia.

A Castellanza sorse, per tua iniziativa, il Gruppo di Prevenzione ed Igiene ambientale che diventò rapidamente lo strumento in mano operaia per cambiare alla radice le condizioni di lavoro sugli impianti e nei laboratori a partire dalle bonifiche ambientali.

In una fabbrica chimica quale era la Montecatini, diventata nel frattempo Montedison, inserita in un contesto urbano densamente popolato come Castellanza, essenziale per la sopravvivenza era il controllo e l’eliminazione dei fattori di rischio. Essi non erano attribuibili a prodotti qualsiasi ma a sostanze potenzialmente cancerogene mutagene e taratogene o già come tali conclamate quali ad es. il clorometiletere, il bisclometiletere, la formaldeide, l’acrilonitrile, le soluzioni arseniacali e così via, tutte presenti nei cicli produttivi o manipolate nei laboratori del centro ricerche.

Al centro dell’azione sindacale furono poste queste tematiche grazie alla tua spinta ed alle tue elaborazioni teoriche e pratiche.

(…)

Nell’odierna contingenza sociale e politica molti soloni esperti nelle loro chiacchere sostengono che siano oramai superate le contrapposizioni tra destra e sinistra, come quelle tra capitale e lavoro e che gli operai siano una specie praticamente estinta come i papaveri e i fiordalisi, cancellati nei campi di grano dai trattamenti diserbanti e ridotti a pochi esemplari sui bordi dei sentieri dove il killer chimico non li ha potuti raggiungere.

Tu sai e noi sappiamo che non è così. Lo sfruttamento la malattia e la morte colpiscono il lavoro forse più di prima e sono ancora più spietati verso le fasce deboli e meno tutelate hanno cioè il segno antico della discriminazione di classe. A loro ed alle loro lotte mancheranno la tua saggezza e la tua lucida capacità di denuncia,

di analisi e di proposta come mancheranno a tutti noi.

Non tutto però finisce qui.

Ogni giorno, nei pensieri, nei discorsi, nei comportamenti di quelli che ti hanno conosciuto ci sarà l’eco del tuo insegnamento che non sarà dimenticato come qui ed ora ci impegniamo a fare sia individualmente che come collettività.

Caro Mara, incontrarti e conoscerti è stato un onore.

 

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Caro Luigi

 

14-05-2016 Ricordo di LUIGI MARA (Comune di Castellanza)

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100 passi a Salerno

20160514_105858Salerno ,14 maggio ’16

In piazza Vittorio Veneto c’è il concentramento della manifestazione indetta dal Comitato “Salute e Vita”  per l’aria pulita . Che vuol dire aria pulita in una cittadina che si sviluppa sul mare, in un tratto di  costa tra i più belli d’Italia ,incastonata sotto l’appennino pieno di  sue aree verdi ?   Vuol dire che , al di là delle apparenze , questa città ha un grave problema ambientale :la presenza di una vecchia fonderia che produce manufatti in ghisa, tombini  per lo più, utilizzando materiale ferroso di riciclo . Questo impianto siderurgico è situato nella periferia di Salerno, a  Fratte , lontano dalle “luci d’artista” e dai negozi del centro ,ed è stato dichiarato fuori norma da una relazione dell’ARPAC di Caserta per le emissioni  , la quota di polveri sottili, i sistemi di sicurezza e forse anche lo smaltimento delle scorie . La Pisano emette fumi e polveri che investono prima di tutto Fratte ed i quartieri vicini ,come Matierno ,ma arrivano anche a Salerno centro ,sino a tutta la valle dell’Irno ,seguendo le correnti del vento.   Anna Risi è una donnina dall’aspetto provato dalla vita ma ha uno sguardo deciso :”avete visto la nostra lista?  Non e una lista elettorale ma è l’elenco di tutti gli ammalati di tumore dei condomini intorno alla fabbrica ….!”  Si rivolge ai pochi giornalisti e a qualche medico vicino alla loro causa  . La morte prematura di una figlia di 19 anni non l’ha mai accettata come un caso del destino. Poi quella del marito  ,insieme ai tanti altri casi di tumore nei caseggiati a ridosso della fonderia le hanno rafforzato la convinzione che la fabbrica c’entra molto con quelle  morti .Troppi lutti e troppe sofferenze di  innocenti ,giovani e meno giovani sono concentrati intorno alla fabbrica. “La magistratura ci ha richiesto questo elenco e le fotocopie delle cartelle che abbiamo …si apre un’inchiesta finalmente, noi non siamo visionari..”.Poi guarda la piazza che stenta a riempirsi . “E’ la pioggia” dice qualcuno di Fratte.

“E’ Salerno !” dice un professore dell’università  .C’è una malcelata delusione nel  vedere che solo gli abitanti della periferia coinvolta, una scuola elementare  e poche centinaia di studenti medi  sono venuti a manifestare per un problema così importante . Lorenzo Forte che è il portavoce del comitato snocciola al megafono le verità che non  vuole  sentire la città del  sindaco “sceriffo” .Grazie a lui, ha avuto un restyling  ed un rilancio turistico dopo decenni di declino  .La voce del megafono legge  dati ufficiali che inchiodano la proprietà Pisano alle sue responsabilità : Arpac, Magistratura e persino i Vigili del fuoco hanno dichiarato a più riprese   che la fonderia non rispetta le norme legislative e costituisce grave rischio per la salute dei lavoratori e degli abitanti della zona . E’ stato imposto un fermo cautelativo, presto rimosso per meccanismi non chiari e se ne attende un altro a giorni che dovrebbe essere prolungato sino al rientro nelle norme di garanzia . Si dice che la proprietà non voglia rientrare nella normativa e che forse preferisca la chiusura dell’impianto perché il rispetto delle regole non garantirebbe gli introiti registrati sinora. Forse però questa è solo una voce messa in giro per tenere sotto schiaffo gli operai. Gli operai, la classe operaia dov’è?  La Fiom CGIL che è maggioritaria nella Pisano, sembra intenzionata solo a difendere l’occupazione degli addetti e ,pur ammettendo la necessità di ammodernamenti e messa a norma,  ha fatto incontri con  il sindaco, con i Pisano , con DE Luca ma mai con il comitato di Fratte che pure ne ha richiesto a più riprese un pronunciamento . La salute viene dopo il lavoro ,e non conviene farsi vedere insieme a chi manifesta per metter fine ad uno scempio ambientale ed a un danno alla salute . la stessa pensata l’hanno fatta i commercianti del centro, i frequentatori dei bar, le donne che guardano da dietro i vetri : facce mute , a tratti imbarazzate , nessuna che mostri fastidio o indifferenza .Ci sono le elezioni e qui si conoscono tutti, un atto di aperto dissenso   verso chi comanda realmente in città , può costare caro evidentemente .E quindi nessuno si espone. Un unico commerciante abbassa la saracinesca in segno di solidarietà ai manifestanti riceve gli applausi entusiasti degli studenti. Ma intanto siamo in pochi al corteo e partiamo  lo stesso. Anna Risi sotto una pioggia battente rimane orgogliosamente alla testa del corteo , poi  Lorenzo che ha denunciato anche lo scandalo delle mazzette al San Leonardo ( da queste parti il guaio di un tumore continua pure nel cappio di una sanità corrotta ..) , i gruppi di mamme di Fratte , diversi bambini e gli studenti che rumoreggiano appena vedono un rappresentante del comune . Il silenzio  della città è pesante . Salerno non è Cinisi , lo sceriffo e Pisano  non sono  Badalamenti, ma Anna e Lorenzo ,sotto l’acqua, con la loro caparbietà ,la loro voglia di gridare la verità , ricordano un famoso film su  Peppino Impastato .

 E’ la stessa immagine della scena centrale dei “100 passi”?  Peppino Impastato attraversa il paese per andare a dire in faccia al potere quello che tutti sapevano .  

A Salerno tutti sanno che Anna e Lorenzo hanno ragione ma pochi come loro hanno il coraggio di dirla .

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A Torino “I Vajont”

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Al Centro Studi Sereno Regis nella Rassegna Cinema e Ambiente 2016 tra le proiezioni il film di Maura Crudeli, Lucia Vastano e Federico Alotto, prodotto da AIEA e Medicina Democratica Onlus.

Di seguito la presentazione e la locandina

Rassegna Cinema & Ambiente 2016 – Centro Studi Sereno RegisDa sabato 30 maggio a lunedì 6 iugno 2016
Sala Gabriella Poli Via Garibaldi n. 13, Torino

Lunedi 30/5 ore 20.45: “Attenti al treno” (48’) di Maura Crudeli e Federico Alotto
In attesa dell’udienza fissata per il 31 maggio 2016 alla Corte Costituzionale sul possibile avvio del procedimento Eternit Bis per omicidio volontario di oltre 250 persone vittime del mesotelioma da amianto proponiamo un documentario sugli stabilimenti Savigliano, città del Pendolino. Nella ex Fiat Ferroviaria, nei reparti addetti alla coibentazione delle carrozze dei treni, una fitta nebbia, una nuvola polverosa si attaccava ai vestiti e inesorabilmente si insinuava nelle narici scendendo giù fin dentro ai polmoni… Finanziato dalla Associazione Italiana Esposti Amianto (AIEA) Onlus Piemonte, sezione di Savigliano. Interviene Armando Vanotto – AIEA Savigliano. Cinemambiente Off.
Venerdì 3/6 ore 18.00: “Devil comes to Koko” (49’) di Alfie Nze
Opera prima, evoca due brutali episodi che hanno tragicamente interessato la Nigeria: la sanguinosa invasione inglese di Benin City nel 1897 e lo scandalo dei rifiuti tossici scaricati nel 1987 a Koko, un villaggio del Delta del Niger.
Apparentemente scollegate fra loro, le due invasioni si fondono in un’unica inquietante storia. Un immaginifico viaggio in una terra troppo ricca, da sempre preda di violente conquiste e saccheggi. Le riprese sono state effettuate a Benin City e nel villaggio di Koko in Nigeria, oltre che nello spazio occupato di Macao, a Milano. Segue dibattito.
Cinemambiente.
Sabato 4/6 ore 18.00: “La tragedia electronica” (86’) di Miguel G. Corral
Un uomo passa con un carico di rifiuti elettronici in periferia di Accra, capitale del Ghana. Cammina spingendo pestando dischi rotti, carcasse di computer e video. Con lui cammina Mike Anane un giornalista ecologista. Prodotto da Mediapro in collaborazione con diverse televisioni pubbliche (TVE, Arte France, Al Jazeera) riflette con esempi semplici su una realtà complessa che le società dei paesi industrializzati tendono a rimuovere dalla propria coscienza: il destino dei rifiuti elettronici che generiamo in quantità industriali, il loro riciclaggio e il loro traffico illegale dall’Europa e dagli Stati Uniti fino alle discariche del Ghana, della Cina e di Haiti. Segue dibattito. Cinemambiente.
Lunedì 6/6 ore 20.45: “I Vajont” (70’) di Lucia Vastano, Maura Crudeli e Federico Alotto
Il Vajont è come un fiume in cui sfociano i torrenti del profitto, del potere e dell’indifferenza. Nei Vajont si inciampa, sempre e ovunque. Mezzo secolo fa, il Monte Toc si suicidò gettandosi nel lago formato da una diga che non andava costruita. A rileggere quella pagina di storia, di cui persino lo Stato fu riconosciuto responsabile, si vedono similitudinicon vicende più recenti, con lo stesso copione, del prima e del dopo. Il ripetersi della Storia senza insegnamento è il tema del film: il profitto che prevarica sicurezza, dignità e rispetto della vita, la solitudine dei superstiti, i media che si cibano delle disgrazie e del dolore, il business della ricostruzione e del malaffare. E poi l’indifferenza di tutti, pronti a voltare pagina con facilità. Broni e la fabbrica d’amianto, il porto di Genova dove una nave abbatte la Torre piloti,
l’Aquila post terremoto, Viareggio con un quartiere esploso, Paderno Dugnano con i morti in fabbrica.
Infine, simbolicamente una vicenda più lontana: Bhopal, 3 dicembre 1984, raccontata da Arun Gandhi e Vandana  Shiva. Interviene Lucia Vastano.

La rassegna questanno è dedicata a Luigi Mara (1940-2016), fondatore di Medicina Democratica Movimento di Lotta per la Salute, attivista dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente, sempre in prima fila nella lotta in difesa della salute in fabbrica e nel territorio.

Rassegna Cinema 2016 Ecoistituto

 

 

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NOTAV Brescia-Verona

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Medicina Democratica, Comitato Cittadini di Calcinato, Comitato Castelnuovo Futura, Comitato Parco delle Colline Moreniche del Garda, Legambiente Onlus , Consorzio delle Colline Moreniche del Garda, Terra Viva Verona nonché singoli cittadini, hanno depositato un ricorso al TAR del Lazio avverso il decreto 50DVA del 22.02.2016 del Ministero dell’Ambiente con il quale si “riconosce” che il progetto TAV Brescia-Verona è “conforme” alle prescrizioni del CIPE, si contestano anche i contenuti dei precedenti pareri della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente sulla tratta (come è noto, grazie alla legge “Grandi Opere” la Valutazione di Impatto Ambientale su opere così complesse e fortemente impattanti anziché essere più rigorosa, in nome dell’ “interesse pubblico” alla realizzazione, viene svolta in forma semplificata con ristrette possibilità di partecipazione delle popolazioni interessate.

Il decreto impugnato è quello che definisce e conclude l’istruttoria autorizzativa del progetto del lotto funzionale Brescia-Verona nell’ambito della tratta Milano-Verona a sua volta parte della linea TAV Torino-Venezia.

Le violazioni contestate riguardano in particolare la effettiva attuazione progettuale delle prescrizioni del CIPE e la corretta applicazione delle direttive europee sugli appalti e le concessioni, le criticità ambientali irrisolte (inclusi i danni permanenti alle coltivazioni di vino DOCG in Franciacorta), la mancata considerazione delle alternative (incluso il potenziamento/ristrutturazione della linea ferroviaria attuale) e il mancato aggiornamento delle effettive previsioni di traffico all’origine del progetto nei primi anni ’90 come pure l’assenza di una analisi costi-benefici.

Pesa inoltre la mancata Valutazione Ambientale Strategica (VAS) recepita in Italia durante la elaborazione del progetto e in questo caso solo formalmente e tardivamente (2015) svolta, la violazione della direttiva Habitat sulla tutela delle zone naturali di Importanza Comunitaria e di Protezione Speciale poste sul tracciato o nelle immediate vicinanze.

Il ricorso è stato elaborato dall’Avv. Fausto Scappini di Verona.

Altre notizie su http://notavbs.org.

Il link sottostante permette di scaricare il testo del ricorso con alcune omissioni per tutelare alcuni ricorrenti.

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COMUNICATO STAMPA: LUIGI MARA E LA THYSSENKRUPP DI TORINO

2016-05-13-08-40-18-771303764Oggi si celebra il funerale di Luigi Mara, fondatore di Medicina Democratica quarant’anni fa insieme al prof. Giulio Maccacaro;

Oggi è uscita la sentenza definitiva della Corte di Cassazione di condanna degli imputati della ThyssenKrupp.  

Luigi Mara ha finalmente avuto ragione. Occorre dedicare a lui questa sentenza e questa vittoria.  Sono passati quasi 8 anni dall’inizio del processo  con l’accusa di omicidio doloso da parte del Procuratore della Repubblica Raffaele Guariniello. Successivamente la Corte d’Assise d’Appello di Torino ha derubricato l’omicidio doloso in omicidio colposo, pur mantenendo elevate le pene.

In tutto questo Luigi Mara ha avuto una gran parte, con l’aiuto di altri esperti di Medicina Democratica (Thieme e Colombo) ha prodotto un grosso dossier su tutta la vicenda Thyssen, esponendola puntualmente davanti al Tribunale di Torino. Questo grande lavoro si è aggiunto a quello del Pubblico Ministero e degli  altri consulenti   che è stato in grado di provare la fondatezza delle accuse arrivando alla sentenza finale della Cassazione di ieri in tarda serata. Si consideri che Medicina Democratica è l’unico ente collettivo che è rimasto nel processo fino alla fine, mentre tutti gli altri, enti pubblici e sindacati, hanno accettato una transazione che li escludeva.

Diciamo ancora una volta finalmente e diciamo ancora una volta grazie a Luigi Mara.

Grazie Luigi, il tuo lavoro è servito. Tutti i processi nei quali ti sei impegnato a partire dal primo, ormai lontano nel tempo, contro il Petrolchimico di Marghera hanno portato ad una  maggiore determinazione nei famigliari delle vittime e in tutti coloro che lottano per eliminare la nocività nei luoghi di lavoro e nell’ambiente; a richiedere giustizia, sempre e comunque, nonostante i tempi lunghi e le difficoltà di ogni tipo; non solo, ma hanno aumentato anche  fra i cittadini una la presa di coscienza dei diritti, in particolare, quello costituzionale di tutela della salute.   

MEDICINA DEMOCRATICA NAZIONALE

 

Milano 15 maggio 2016

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ISDE e Corpo Forestale dello Stato insieme per proteggere l’ambiente e la salute

Si è svolta ieri la conferenza stampa che ha ufficialmente dato il via alla partnership tra l’Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia e il Corpo Forestale dello Stato CFS che da oggi sono impegnati insieme per promuovere iniziative volte ad informare e sensibilizzare i cittadini sulla tutela e la cura dell’ambiente e del paesaggio, oltre che a principi della sicurezza agroalimentare.

Il Presidente di ISDE Italia, Roberto Romizi e il Comandante regionale della Toscana, Giuseppe Vadalà hanno firmato il Protocollo d’Intesa stipulato tra le parti, proprio durante la conferenza stampa che si è tenuta nell’ufficio del Procuratore Capo di Arezzo, Roberto Rossi, alla presenza del Direttore Generale di Area Vasta sudest, Enrico Desideri.

Il Protocollo pone l’accento su 4 punti in particolare che ISDE e CFS si impegnano a rispettare e a portare avanti insieme:

  1. Realizzazione di specifiche campagne regionali per la promozione della cultura della legalità, con riferimento alla difesa del patrimonio agroforestale, agroambientale toscano, da tutte le forme di illegalità, con una particolare attenzione a quelle poste in essere a tutela della sicurezza agroalimentare e della salubrità ambientale e dei cittadini;
  2. Predisposizione di dossier dedicati, in particolare, alla prevenzione e repressione dei reati ambientali e agroalimentari, e alla prevenzione delle patologie connesse all’alimentazione ed alla salubrità dell’ambiente;
  3. Realizzazione di strumenti e attività di comunicazione, educazione e sensibilizzazione sui temi della legalità, della sicurezza ambientale e agroalimentare nelle scuole e nelle Università;
  4. Attività di formazione comune.

La conferenza è stata molto sentita e partecipata e oltre ad illustrare il Protocollo si è parlato di inquinamento e di problematiche ambientali strettamente legate alla salute di tutti i cittadini.

Il “patto” tra ISDE e il Corpo Forestale dello Stato segna quindi il via di una collaborazione che muoverà i suoi passi sempre in direzione della protezione ambientale, a difesa della salute, partendo dal presupposto che non ci possono essere persone sane in un ambiente inquinato.

Leggi il comunicato stampa

Leggi il Protocollo d’Intesa tra ISDE e CFS

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Luigi Mara ci ha lasciati

 

Luigi Mara, fondatore di Medicina Democratica nel 1976 con Giulio A. Maccacaro, ci ha lasciato, inesorabilmente colpito da un improvviso malore nel pomeriggio del 12 maggio.

Impossibile, a caldo, esprimere oltre al dolore di tale perdita quanto Luigi rappresentasse per il nostro Movimento, per l’ambientalismo scientifico e il movimento operaio.

Un oramai raro esempio di intellettuale in cui il rigore scientifico e la chiarezza di intenti si univano a una integra (e integrale) scelta di classe.

Esigente in primo luogo con sè stesso, instancabile e incredibilmente capace di lavorare contemporaneamente su molteplici argomenti ed iniziative, ha caratterizzato la storia quarantennale di Medicina Democratica con un autentico umanesimo : a favore dei più deboli affinchè si risvegliasse la coscienza e l’autoorganizzazione dal basso (la non delega).

Ha inoltre portato nelle aule dei Tribunali la richiesta di giustizia e di riconoscimento della dignità per le vittime dell’organizzazione capitalista dei luoghi di lavoro svelando la scienza (e gli scienziati) al servizio del profitto, Si è battuto per una giusta condanna dei responsabili dei tanti ecocidi sparsi per l’Italia e non solo (da Porto Marghera all’Eternit).

A tutti gli appartenenti a Medicina Democratica il compito di raccogliere il testimone e proseguire, a barra diritta, nella lotta per l’affermazione della salute a partire dal diritto ad un ambiente salubre.

Ci uniamo tutti nella vicinanza e nel sostegno ai famigliari.

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14 Maggio_Autocostruzione di arredi per l’orto!

Vi invitiamo Sabato 14 Maggio dalle ore 14.00 alle ore 19.00, presso l’Orto Morvillo (Giardino Francesca Laura Morvillo, via Ricaldone angolo via Tripoli int.10) all’autocostruzione di arredi per l’orto creato da MDF Torino per tutta la popolazione :)

Tranquillo pomeriggio di autocostruzione all’orto :) noi mettiamo legname e un po’ di attrezzi, tu puoi portare quello che vuoi (entusiasmo, competenze, inesperienza, altri attrezzi se ne hai, amici, amici di amici e cos’ via). :)

OBIETTIVI DELL’AUTOCOSTRUZIONE:
– Prototipare una sedia e un tavolo
– Prototipare mini struttura in bamboo
– Costruire due bacheche
– Riparare una terza bacheca

Vi aspettiamo numerosi! :)

 

MDF, Circolo di Torino