ISDE Veneto contro l’inquinamento da PFAS

Dopo la recente pubblicazione del verbale della seduta del 13 Gennaio u.s. della Commissione tecnica che si occupa della contaminazione delle falde acquifere e della catena alimentare da PFAS in Veneto, il Coordinamento delle Sezioni Provinciali Venete dell’Associazione Medici per l’Ambiente-ISDE Italia Onlus, condivide le preoccupazioni e perplessità della responsabile della commissione.

Nel verbale si mettono in luce gravi lacune nella gestione dell’emergenza rappresentata dalla contaminazione delle acque da PFAS, che riguarda circa 350.000 persone di 60 comuni veneti.

Affiorano chiaramente difficoltà e inadeguatezze in seno alla stessa Commissione mista Regione Veneto-Istituto Superiore di Sanità nell’affrontare e governare il grave inquinamento ambientale.

Nessuno dei Membri della Commissione, tranne uno, pare si sia mai occupato prima del 2013 in modo specifico di PFAS. Per questo motivo nell’autunno 2014 la nostra associazione aveva chiesto, senza ricevere ad oggi risposta alcuna, l’inserimento nella suddetta commissione di esperti indipendenti come il Prof. Tony Fletcher della London School of Hygiene and Tropical Medicine, Londra. In considerazione della gravità della situazione venutasi a creare, il Coordinamento Regionale Veneto ISDE, ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni suggerendo qualificati membri dell’associazione di comprovata competenza ed esperienza da inserire nella commissione e ripropone il nome del Prof. Fletcher, che fece parte del gruppo di esperti indipendenti nominati dal tribunale dell’Ohio per gestire il caso PFAS provocato dalla Dupont.
ISDE Veneto chiede pertanto alla Commissione tecnica regionale di adoperarsi per un’azione più intensa e decisa contro l’inquinamento da PFAS, anche perché è inutile che le autorità regionali manifestino da un lato preoccupazione per l’esposizione di centinaia di migliaia di persone ai PFAS con gli alimenti e l’acqua potabile e, dall’altro lato, consentano l’innalzamento ope legis della loro dose soglia nelle acque potabili a giustificazione alla pochezza delle misure fino ad oggi intraprese per abbattere la loro concentrazione.
Né si può addossare la colpa a qualche dirigente regionale lasciato solo e senza risorse umane, economiche e tecnologiche adeguate ad affrontare con tempestività ed efficacia il problema.
ISDE Veneto chiede un urgente intervento legislativo che proibisca la produzione e la commercializzazione degli alimenti contaminati da PFAS, a difesa della salute dei cittadini veneti e delle altre regioni dove tali prodotti vengono distribuiti e, per coerenza, provveda a sospendere il rifornimento di acque “potabili” e destinate al consumo contenenti concentrazioni di PFAS fra le più alte al mondo identificando fonti di approvvigionamento alternative.
Vincenzo Cordiano, Referente ISDE Veneto e Presidente ISDE Vicenza
Giovanni Beghini, Presidente ISDE Verona
Francesco Cavasin, Presidente ISDE Treviso
Bruno Franco Novelletto, Presidente ISDE Padova

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#StopGlifosato

Lo scorso 18 febbraio 32 Presidenti di varie associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica italiane hanno sottoscritto una lettera, inviata ai Ministri Martina, Galletti, Lorenzin e alle sedi delle varie Regioni italiane, per opporsi con forza alla nuova autorizzazione europea che permette l’utilizzo del glifosato, l’erbicida più usato al mondo, classificato dallo IARC come potenzialmente cancerogeno per l’uomo.

L’Italia è uno dei maggiori utilizzatori di questo pesticida e le 32 associazioni chiedo alle Regioni che il prodotto sia rimosso da tutti i disciplinari di produzione che lo contengono e di escludere le aziende che ne fanno uso. La campagna #StopGlifosato si è dunque spostata sul tavolo di politici e istituzioni, speriamo solo che i nostri rappresentanti accolgano le richieste dei cittadini.

Leggi la lettera inviata ai Ministri e alle Regioni

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La situazione dell’inceneritore di Mantova

La Dr.ssa Gloria Costani, Presidente ISDE Mantova, rende note le osservazioni della sezione dell’Associazione Medici per l’Ambiente che rappresenta, riguardo la richiesta di rinnovo dell’inceneritore nella cartiera Ex Burgo a Mantova, che è stata presentata alla Provincia di Mantova, come ha spiegato la stessa Costani: “Si tratta di un impianto importante che brucerebbe i derivati di lavorazioni e riciclo della carta provenienti da tutti i siti della nuova proprietà che opera nel Triveneto e tale incenerimento è stato rifiutato dalla Regione Trentino Alto-Adige. Mi sembra troppo comodo bruciare da noi in Val Padana, con il clima pesante, nebbioso, senza venti e soffocato da micropolveri, che ci ritroviamo, già riconosciuto SIN per la nota storia dei sarcomi.”
L’Ing. Paolo Rabitti, su richiesta della Dr.ssa Costani, ha redatto le osservazioni tecniche in merito alla domanda di modifica non sostanziale dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), inoltrata dall’azienda Cartiere Villa Lagarina. Inoltre, in base all’analisi tecnica dell’Ing. Rabitti, occorrerà valutare anche l’impatto sulla salute e i possibili rischi sanitari dell’impianto in questione che ricadrebbero sui cittadini di Mantova, viste le note criticità del territorio. Pertanto comprendendo quale è il livello di salute della zona e se, ad esempio, la mortalità complessiva fosse già in aumento, occorrerebbe pretendere una riduzione delle fonti inquinanti più impattanti.
La palla adesso passa nelle mani della Provincia di Mantova e speriamo che le osservazioni, volte sempre a proteggere l’ambiente e la salute dei cittadini, della Dr.ssa Costani e di ISDE, vengano prese seriamente in considerazione.
Per altre informazioni vi invitiamo a cliccare qui

 

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La spiritualità per la pace

AmbienteG_316x180_13Lo spettro di una terza guerra mondiale, le crisi ecnomiche ed ecologiche, e lo “scontro di religioni”. Lucio Sibilia e Stefania Borgo, nel capitolo a loro cura del libro “Spiritualità, benessere e pratiche meditative” (Becciu M., Borgo S., Colasanti A.R., Sibilia L. Roma: F. Angeli, 2015), spiegano la visione di ISDE sul cosiddetto “scontro di civiltà” a cui stiamo assistendo in questo momento storico.
Leggi il capitolo.

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Emergenza Aria: sono efficaci le limitazioni di traffico?

InquinamentoAtmosferico_316x180_31In occasione delle ricorrenti condizioni di “Emergenza Aria” si propone costantemente la convinzione circa la sostanziale inutilità delle misure di limitazione del traffico. In realtà le conoscenze disponibili dimostrano il contrario. Per questo viene organizzato dalla Sezione ISDE di Brescia il seminario di approfondimento “Emergenza Aria: sono efficaci le limitazioni di traffico?” per il 17 Febbraio 2016.

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Il nostro territorio verso un futuro compromesso… è questo che consegniamo ai nostri figli?

In data 18 Febbraio 2016 alle ore 20.00 a Fanna (PN) presso Albergo al Giardino, si terrà l’incontro di informazione “Il nostro territorio verso un futuro compromesso… è questo che consegniamo ai nostri figli?”, organizzato dal Movimento “No all’incenerimento dei rifiuti – Si al riciclo”.

Tra i relatori per ISDE Italia il Prof. Gianni Tamino, membro del Comitato Scientifico, e il Dr. Gustavo Mazzi, Presidente ISDE Pordenone.

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OGM: Scoppia il caso Roberts

Richard Roberts, vincitore del premio Nobel per la Medicina, ha recentemente rilasciato un’intervista su Repubblica, in cui affronta un tema veramente delicato e molto discusso su tutti i livelli nel nostro Paese, quello degli OGM. Roberts ha affermato che “manipolare le sementi non deve spaventare: sono diecimila anni che in fondo giochiamo a fare Dio. Quasi tutte le battaglie ecologiste sono sacrosante ma su questo tema è l’ideologia a prevalere”, accusando le associazioni ambientaliste di aver dato vita ad una propaganda anti OGM solo per “il potere e i soldi” e scagliandosi soprattutto contro Greenpeace.
“Greenpeace persegue molti altri ottimi obiettivi, ai quali sono assolutamente favorevole. Ma sugli ogm si sbagliano, e lo sanno anche loro. Patrick Moore, ad esempio, che oltre a essere uno dei loro fondatori è anche uno scienziato, se ne è distanziato proprio quando il movimento ha virato su quel genere di campagne politico-ideologiche” ha affermato Roberts che ha continuato: “Io invece mi fido di più del trasferimento di uno specifico gene in condizioni controllate di laboratorio, che non di un trasferimento incontrollato di centinaia di geni avvenuto mediante una selezione casuale “naturale”.
L’articolo e le affermazioni del premio Nobel hanno suscitato molte polemiche e dibattito tra gli esperti del settore, scienziati ed ecologisti che sempre Repubblica ha pubblicato qualche giorno dopo. Segnaliamo una risposta su tutte all’intervento di Roberts che è quella di Pietro Perrino, Dirigente dei Ricerca, già direttore dell’IGV-CNR che ha scritto un interessante articolo dal titolo “Il metodo scientifico della nonna e gli OGM”.
Perrino ha pensato bene di commentare tutte le risposte date del premio Nobel e di pubblicarle, a suo dire “sperando di fare un gradito, anche se modesto, assist a Odifreddi”, il noto matematico e divulgatore scientifico italiano che ha fatto l’intervista a Richard Roberts.
Un articolo tutto da leggere che risposta dopo risposta demolisce le tesi di un premio Nobel.

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Fiorella Belpoggi, la dottoressa che ha sconfitto i petrolieri Usa, nell’organico di ISDE

Il 9 e 10 gennaio si è riunita la Giunta Esecutiva di ISDE Italia che ha ritenuto opportuno e veramente interessante proporre alla Dr.ssa Fiorella Belpoggi, di diventare membro del Comitato Scientifico dell’Associazione Medici per l’Ambiente. La biologa bolognese che ha accettato con piacere l’incarico è Direttrice dell’Area Ricerca del Centro di Ricerca sul Cancro “Cesare Maltoni”, dell’Istituto Ramazzini.
La dottoressa, qualche anno fa, si è messa particolarmente in luce per essere stata il testimone principale nel processo intentato dai cittadini di Jacksonville contro la Exxon Mobil, presso il Tribunale di Baltimora (Usa). La sua testimonianza è stata fondamentale per l’esito del processo che ha visto colpevole la società di aver dolosamente rilasciato da un impianto di una stazione di servizio per oltre 34 giorni, circa 100.000 litri di MTBE, un additivo della benzina verde, causando un inquinamento gravissimo della falda acquifera.
L’istituto della Dr.ssa Belpoggi è stato l’unico al mondo ad avere svolto ricerche approfondite sull’MTBE che sono state fondamentali per condannare la Exxon e hanno reso possibile l’accoglimento delle richieste di risarcimento per decine di miliardi di dollari. Nell’organico di ISDE entra quindi un personaggio importante che ha saputo dimostrare come sia fondamentale la ricerca indipendente per salvaguardare la nostra salute.

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Emergenza Medica? La risposta è in una App

Emergenza Sorrisi è un’associazione che nasce con l’intento di restituire il sorriso e la speranza di una vita migliore ai bambini affetti da labio-palatoschisi, malformazioni del volto, ustioni, traumi di guerra, neoplasie, patologie ortopediche e oculistiche.

Dalla collaborazione tra Emergenza Sorrisi e altre strutture italiane è nato il progetto Emergenza Medica Online che ha come obiettivo quello di mettere a disposizione delle strutture di prima accoglienza un sistema di risposta medica poli-specialistica attraverso un’attività di telemedicina così da rendersi disponibili a condividere un percorso comune e qualificato a favore del benessere e del rispetto ambientale e della salute.
I primi beneficiari di questo progetto saranno i pazienti che potranno contare su un’assistenza medica specialistica gratuita, in modo da avere una rapida risposta sanitaria. Tutto funzionerà tramite un App, già scaricabile da Google Play Store per tutti gli smartphone e tablet basati su sistema operativo Android e da Gennaio 2016 disponibile anche su Apple Store.

Una volta collegato, tramite la App, il paziente potrà richiedere la consulenza on line dei medici specialisti convenzionati con il progetto che saranno quindi disponibili a ricevere tutte le richieste che giungeranno dai centri di accoglienza e rispondere in tempo reale, esaminando immagini fotografiche o referti Rx.

Per casi clinici di particolare rilevanza si prevede una visita specialistica presso un centro medico ospedaliero che i nostri medici contatteranno, in modo da informare il centro sulla probabile patologia del paziente in questione. Il sistema è dedicato anche ai migranti e richiedenti asilo che vivono da poco nel nostro Paese.

I medici che volessero entrare a far parte del circuito di Emergenza Medica Online devono, allo stesso modo dei pazienti, scaricare l’App dedicata collegandosi agli store e accedere all’area riservata ai medici e specialisti. Dopo aver seguito semplici passaggi all’interno del sistema, potranno offrire la loro assistenza e professionalità a tutti i pazienti registrati nel circuito.

La App di Emergenza Medica Online e questo innovativo circuito di assistenza saranno presentati il 10 febbraio a Montecitorio. Il nuovo e dinamico progetto sanitario fa perno sulla tecnologia e su un sistema di medicina online in cui medico e paziente hanno la possibilità di scambiarsi informazioni, domande o referti in tempo reale e, da oggi, anche digitale.

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TAC e RM: una risoluzione per sensibilizzare i medici

Ogni volta che si prescrive una procedura diagnostica o interventistica che comporta il rischio da radiazioni ionizzanti è importante tenere in considerazione il rapporto tra rischi e benefici. È per questo che WONCA Italia (afferente all’omonima organizzazione internazionale dei medici di famiglia, al quale Direttivo partecipa anche ISDE Italia) ha approvato una risoluzione riguardante l’appropriatezza e l’applicazione del principio di giustificazione sulla quale intende sensibilizzare i medici italiani.


Solo il 56% degli esami radiologici eseguiti in Italia risulta pienamente appropriato e siamo tra i Paesi più forniti di impianti TC e RM: soltanto la Regione Puglia ha lo stesso numero di impianti di tutta l’Inghilterra. Esistono larghissimi margini di intervento per evitare la prescrizione di esami inutili o superflui che potrebbero comportare per il paziente rischi da radiazioni.
Il Coordinamento delle Società Scientifiche aderenti al WONCA ha chiesto alle società scientifiche della radiologia e al Ministero della Salute di collaborare in vista dell’applicazione della direttiva EURATOM del 2013, che dovrà essere applicata nel nostro Paese entro la fine di quest’anno. Questa sottolinea la comune responsabilità dei medici che prescrivono gli esami e dei medici e operatori della radiologia che li eseguono. Soltanto una forte collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti e con le istituzioni preposte può favorire la corretta applicazione del principio di giustificazione e l’appropriatezza, a tutto vantaggio dei pazienti.
La risoluzione è stata inviata anche al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
Leggi la risoluzione di WONCA Italia

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