Abbonamento E&P: Una promozione per i soci ISDE

Epidemiologia e Prevenzione, è la rivista italiana di epidemiologia, fondata dal Dott. Maccacarro con una storia ed autorevolezza scientifica ormai consolidata e che ha sempre considerato con attenzione i temi ambientali e quelli legati alla salute dell’uomo. La lettura della rivista costituisce sicuramente uno strumento culturale utile all’Associazione Medici per l’Ambiente e a chi ne condivide idee e obbiettivi.

La rivista E&P ha proposto a ISDE un abbonamento facilitato, una vera e propia offerta per i soci* dell’Associazione che potranno usufruire di uno sconto che punta a coinvolgere nei dibattiti anche soggetti esterni
all’Associazione di Epidemiologia. Chi fosse interessato a questa promozione può contattare ISDE allo 0575 22256 oppure può inviare una mail a isde@ats.it, specificando il tipo di abbonamento desiderato, entro e non oltre la fine del  Aprile.

*Si precisa che l’offerta è rivolta esclusivamente ai soci ISDE in regola per l’anno 2016. Non sei ancora iscritto? Diventa subito socio di ISDE Italia!

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Salute-ambiente: ISDE si rapporta con l’Ordine dei Medici di Firenze

SaluteGlobale_316x180_11Lo scorso 7 Marzo l’Ordine dei Medici di Firenze ha indetto un incontro, su invito, in ordine alle questioni relative al binomio salute/ambiente.
Anche l’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia è stata invitata a partecipare:

in nostra rappresentanza è intervenuta la Dr.ssa Patrizia Gentilini, membro del Comitato Scientifico ISDE Italia che ha reso disponibile la sua presentazione.
Clicca qui per scaricarla

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Acqua bene comune o proprietà di pochi?

La Sezione ISDE di Arezzo organizza l’Incontro/Conferenza “Acqua Bene Comune o proprietà di pochi?” per Venerdì 8 Aprile 2016 (ore 15.00- 18.30) presso il Palazzo della Fraternita dei Laici (Piazza Grande, Arezzo).
Saranno affrontati dai relatori i seguenti argomenti:


La memoria dell’acqua. Un approccio etico
La risorsa idrica in Valdichiana: ubicazione, apporti e vulnerabilità
Dal consumo alla rigenerazione: il percorso di un’agricoltura responsabile
Qualità delle acque destinate al consumo umano
Inquinamento delle acque ad uso potabile: il caso di studio del Lago di Vico
Gestione comune dell’acqua

Guarda il programma dell’evento.

2016 04 08 Volantino Acqua Fronte2016 04 08 Volantino Acqua Retro

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4° Giornata Molisana Salute e Ambiente

A Campobasso il prossimo 16 Aprile si svolgerà la 4° Giornata Molisana “Ambiente e Salute”.


Quest’anno il corso toccherà i seguenti temi: pesticidi, cancerogenesi, radiazioni ionizzanti, campi elettromagnetici e antibiotico resistenza.
Scarica la locandina.

2016.04.16 Campobasso - IV Giornata Molisana Ambiente e Salute - Manifesto

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PFOA e PFAS: worst nightmare

SaluteGlobale_316x180_2Il 22 Marzo 2016 è stato indetto un Consiglio Regionale Straordinario Veneto per discutere di PFAS.

Alcuni consiglieri regionali hanno sollecitato invio di osservazioni e consigli da parte di cittadini e associazioni.

Leggi la comunicazione inviata a firma congiunta di ISDE Italia e ISDE Veneto.

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Come stanno le comunità? Quali sono le criticità?

SaluteGlobale_316x180_11Venerdì 29 Aprile presso l’Ordine dei Medici di Chieti si terrà un workshop “Ambiente e Salute” intitolato “Come stanno le comunità? Quali sono le criticità? La valutazione dello stato di salute a livello comunale per la prevenzione, la VIS e la programmazione territoriale”. L’evento è promosso dall’Ordine dei Medici provinciale e dalla sezione ISDE di Chieti.
Sono previsti gli interventi di Bartolomeo Terzano, Referente ISDE Molise e membro della Giunta Esecutiva, e Felice Vitullo, Presidente ISDE Chieti.
Scarica il programma.

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Referendum trivelle: ISDE Italia per un Sì consapevole Impatti ambientali e sanitari delle trivellazioni per mare e per terra

Il 17 Aprile prossimo, con il Referendum sulle trivelle, i cittadini italiani sono chiamati ad esprimersi sul quesito abrogativo che riguarda l’articolo 6, comma 17 del codice dell’ambiente: “Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?”.

ISDE Italia auspica la più ampia partecipazione al Referendum ed invita a votare SI per la salute di oggi e domani.

Deve essere questa l’occasione per una profonda riflessione circa l’inderogabile necessità ed urgenza di cambiare il modello di sviluppo ancor oggi basato sulla combustione dei fossili. Tale modello, oltre agli alti costi sanitari imposti all’uomo e a tutta la biosfera per via dell’inquinamenti delle varie matrici ambientali, appare sempre più fragile e insostenibile sul piano economico. Negli ultimi 18 mesi il prezzo del greggio è calato circa del 70%: andare a cercare con accanimento e con tecniche sempre più costose e impattanti una risorsa che perde sempre più valore, può contribuire, oltre al danno alla salute e all’ambiente, a minare ulteriormente la tenuta economica del Paese.

Poche gocce di petrolio di scarsa qualità, mettono in pericolo le nostre bellissime coste, culla della nostra storia e della nostra cultura e possibile fonte economica malamente sfruttata oltre che la fauna e la pesca sostenibile.

La perforazione di un pozzo può avvenire sulla terra ferma (“onshore”) o in mare (“offshore”); gli impatti ambientali e sanitari, conseguentemente, saranno di diversa natura e graveranno in maniera differente in questi differenti contesti ma è importante dire SI oggi per avviare un processo di cambiamento che ci proietti verso fonti di energia alternative rinnovabili che ci permettano di rispettare l’ambiente e di tutelare la nostra salute.

Quando parliamo di trivelle offshore, nessuno può escludere un incidente. E in un mare chiuso come il Mediterraneo, un disastro petrolifero causerebbe danni gravissimi e irreversibili.

Comunque, anche in assenza di incidenti rilevanti, le estrazioni petrolifere comportano indiscutibilmente pesanti impatti ambientali – e quindi sulla salute umana, essendo l’ambiente un determinante fondamentale della salute – come dettagliatamente riportato nel testo di due studiosi italiani: “L’Impatto Ambientale del Petrolio, in Mare e in Terra” (Galaad Edizioni). Anche un recente rapporto di Greenpeace, relativo alle attività estrattive in Adriatico esaminate dal 2012 al 2014 ha evidenziato che tra i composti che superano con maggiore frequenza i valori definiti dagli Standard di Qualità Ambientale, rilevati nei sedimenti prossimi alle piattaforme, si trovano metalli pesanti, quali cromo, nichel, piombo (e talvolta anche mercurio, cadmio e arsenico). Inoltre, sono risultati rilevabili anche idrocarburi policiclici aromatici (IPA), come fluorantene, benzo[b]fluorantene, benzo[k]fluorantene, benzo[a]pirene e altri, variamente associati.
Tutte queste sostanze sono tossiche, spesso persistenti e bioaccumulabili ed alcune sono state già riconosciute cancerogene per l’uomo; esse possono risalire la catena alimentare attraverso la bio-magnificazione, raggiungendo così l’uomo in concentrazioni elevate e tali da causare seri danni all’organismo. In particolare per metalli pesanti quali piombo e soprattutto mercurio l’esposizione umana avviene attraverso pesce contaminato, specie se di grossa taglia, tanto che alle donne in gravidanza ne viene sconsigliato il consumo. Queste sostanze non solo si accumulano nei nostri corpi, ma passano anche dalla madre al feto durante la gravidanza ed interferiscono in particolare con lo sviluppo cerebrale del nascituro fino a comportare ritardo mentale e deficit del Quoziente intellettivo. I metalli pesanti oltre a effetti di tipo cancerogeno e neurologico comportano anche effetti a livello cardiovascolare, renale ed osseo con maggior rischio di osteoporosi. Parimenti pericolose sono poi le miscele di IPA per le quali è stato dimostrato – per fenomeni di azione sinergica – un aumento di rischio di insorgenza di cancro, soprattutto in presenza di benzo(a)pirene
Non va infine dimenticato che come per alcuni IPA, anche per metalli quali l’arsenico, il cadmio, il nickel, classificati da decenni come cancerogeni per l’uomo, non esiste una soglia identificabile al di sotto della quale queste sostanze non comportino un rischio per la salute umana”

Sono disponibili ulteriori materiali e citazioni bibliografiche.

Per richieste: Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia
Via della Fioraia, 17/19 – 52100 Arezzo – Tel: 0575 22256 – Fax: 0575 28676 – isde@ats.it – www.isde.it

Scarica l’articolo di ISDE

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Come stanno le comunità? Quali sono le criticità?

SaluteGlobale_316x180_11Venerdì 29 Aprile presso l’Ordine dei Medici di Chieti si terrà un workshop “Ambiente e Salute” intitolato “Come stanno le comunità? Quali sono le criticità? La valutazione dello stato di salute a livello comunale per la prevenzione, la VIS e la programmazione territoriale”.

L’evento è promosso dall’Ordine dei Medici provinciale e dalla sezione ISDE di Chieti.
Sono previsti gli interventi di Bartolomeo Terzano, Referente ISDE Molise e membro della Giunta Esecutiva, e Felice Vitullo, Presidente ISDE Chieti.
Scarica il programma.

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Referendum trivelle: ISDE Italia per un Sì consapevole

trivellazioni-cilento-rischi-ambientaliIl 17 Aprile prossimo, con il Referendum sulle trivelle, si è chiamati ad esprimersi sul quesito abrogativo che riguarda l’articolo 6, comma 17 del codice dell’ambiente: “Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?”. Per raggiungere la vittoria è necessario che il Sì contro le trivelle a mare entro le 12 miglia sia espresso dalla maggioranza dei votanti.

La decisione del Governo e del Presidente del Repubblica di non accorpare il Referendum con le Amministrative (con un evidente aggravio di spese) e indirlo a così breve scadenza, può far sì che il tempo per informare adeguatamente i cittadini non sia sufficiente. Va tenuto conto che, per la prima volta, ci si misurerà con un quorum del 50%+1 degli aventi diritto al voto.

Inoltre, va ricordato che il quesito referendario non tiene conto delle attività petrolifere sulla terraferma e di quelle in mare situate oltre le 12 miglia dalla costa (22,2 km), tanto meno sono presi in considerazione i permessi per le attività di sfruttamento delle risorse geo-termiche ad alta entalpia e profondità. Tuttavia, sono ancora in itinere i ricorsi di alcune regioni alla Corte Costituzionale che rivendicano il diritto sancito dall’art. 117 della Costituzione di potere essere, loro stesse, soggetti istituzionali attivi nella formulazione del “piano delle aree” (strumento di pianificazione delle trivellazioni che prevede il coinvolgimento delle regioni, abolito dal Governo con un emendamento alla Legge di Stabilità) nonché nelle decisioni relative alla durata dei titoli per la ricerca e lo sfruttamento degli idrocarburi, liquidi e gassosi, sulla terraferma.

ISDE auspica la più ampia partecipazione al Referendum del 17 Aprile ed invita a votare SI.

ISDE auspica inoltre che il 17 Marzo sia una occasione per una più ampia e profonda riflessione circa l’inderogabile necessità ed urgenza di cambiare il modello di sviluppo ancor oggi basato sulla combustione dei fossili. Tale modello, oltre agli alti costi sanitari imposti all’uomo e a tutta la biosfera per via dell’inquinamenti delle varie matrici ambientali, appare sempre più fragile e insostenibile sul piano economico. Negli ultimi 18 mesi il prezzo del greggio è calato circa del 70%: andare a cercare con accanimento e con tecniche sempre più costose e impattanti una risorsa che perde sempre più valore, può contribuire, oltre al danno alla salute e all’ambiente, a minare ulteriormente la tenuta economica del Paese.

Leggi il comunicato stampa ISDE ufficiale.

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Twitter Storm #StopGlifosato per i Ministri @maumartina @bealorenzin @glgalletti

Pesticidi_316x180_11E’ di ieri la notizia relativa alla posizione dell’Italia riguardo il rinnovo dell’uso del glifosato in Europa. Il nostro Paese si è detto contrario a questo pesticida ritenuto probabilmente cancerogeno. Lunedì 7 e martedì 8 marzo è prevista la riunione del Comitato Permanente Europeo per i Prodotti Fitosanitari che dovrà decidere se rinnovare o meno l’autorizzazione all’uso del glifosato nella Unione Europea.

Per le associazioni ambientaliste e anche per ISDE che promuove la salute dei cittadini in un ambiente sano e non inquinato, questa ha rappresentato una grande notizia. Però, anche l’Associazione Medici per l’Ambiente reputa opportuna una verifica a livello europeo della valutazione dell’EFSA sulla pericolosità del glifosato, al fine di escludere dai finanziamenti dei PSR 2014 – 2015 premi alle aziende che conducono pratiche agricole con l’utilizzo del glifosato.

L’annunciato “Piano Nazionale Glifosato Zero” rimanda al 2020 l’eliminazione del pesticida dai disciplinari delle produzioni e non entra in alcun modo nel merito dei premi riconosciuti con i bandi dei PSR 2014 – 2020. È per questo che diverse associazioni hanno ritenuto opportuno dare il via ad una vera e propria “Twitter Storm” verso gli indirizzi @maumartina @bealorenzin @glgalletti perché i messaggi arrivano direttamente agli account twitter dei tre Ministri compenti.

Ognuno con il proprio profilo twitter dovrà inviare almeno 5 tweet, tra le 10.00 e le 11.00 di questa mattina, agli indirizzi sopra indicati, contenenti l’astag #Stopglifosato. L’orario è da rispettare tassativamente perché la “Twitter Storm” sia efficace.

Alleghiamo anche alcuni esempi di twitt che potete decidere di inviare ai Ministri:

E’ iniziato Twitter Storm X dire a @maumartina @bealorenzin @glgalletti #Stopglifosato partecipare e contribuire a diffondere, grazie

@maumartina @bealorenzin bravi x #Stopglifosato ma subito esclusione dai finanziamenti pubblici PSR regioni

#Stopglifosato subito Xchè nocivo per l’ambiente e per la salute di uomini e donne @maumartina @bealorenzin @glgalletti

#Stopglifosato adesso X una #Agricoltura + sostenibile, pulita, sana e giusta @maumartina @bealorenzin @glgalletti

@maumartina @bealorenzin @glgalletti Piano nazionale glifosato zero SUBITO non aspettiamo 2020 #StopGlifosato

@Europarl_IT chieda valutazione lavoro @EFSA_EU su parere pericolosità glifosato @maumartina @bealorenzin @glgalletti #Stopglifosato

@maumartina NO a finanziamenti pubblici da PSR alle aziende agricole che usano ancora il glifosato x #StopGlifosato ADESSO

Ricordiamo inoltre che sarebbe opportuno che ognuno facesse anche almeno 10 retweet, oltre ai 5 tweet che ovviamente possono (e devono!) aumentare, basta che li rivolgiate ai Ministri competenti.

Che la “Twitter Storm” abbia inizio!

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