Appello per una scienza al servizio della comunità. La responsabilità della politica.


Di recente tutte le forze politiche italiane sono state invitate a sottoscrivere un Patto Trasversale per la Scienza, idealizzata come valore universale. Si tratta di una visione della scienza per certi aspetti condivisibile ma ingenua perché la scienza e gli scienziati agiscono all’interno di sistemi sociali, culturali ed economici che ne condizionano priorità, orientamenti e risultati e di cui è importante essere consapevoli. Proponiamo un modo diverso di intendere la scienza e la medicina e il loro rapporto con la politica e la società civile.

1. La scienza è il luogo dell’incertezza, del dubbio, della curiosità e della ricerca
Solo in parte ciò che in passato è stato scientificamente riconosciuto è tuttora valido. Ciò vale
per la fisica, la chimica, la biologia, ma ancor più per la medicina, la cui storia è colma di errori e di verità che si sono dimostrate false. La presunzione rassicurante di conoscere la verità assoluta
si addice alle fedi e alle ideologie ma non alla scienza. Il metodo scientifico è il modo migliore
fino ad oggi per indagare alcuni aspetti della realtà, ma nei confronti della scienza è bene
assumere un atteggiamento di umiltà, di confronto, d’imparzialità e di autonomia, sapendo che
l’evoluzione del sapere è la principale garanzia della sua affidabilità.

2. La conoscenza non si esaurisce con la scienza o con il metodo scientifico
Non tutto ciò che ha valore per la vita è scientifico e sarebbe pericoloso affidare ogni decisione
alla scienza, identificata come l’assoluto. Ciò sarebbe la fine della medicina, la cui essenza
emerge dall’interazione tra due forme ugualmente importanti di conoscenza: il sapere scientifico,
di cui è titolare il professionista sanitario, e il sapere che deriva dalla vita, in cui si combinano
esperienze, valori, sentimenti, relazioni di cui solo la persona interessata può disporre. La scienza
aiuta il cittadino a valutare le opzioni disponibili e a fare previsioni, ma non deve sostituirsi a lui nelle decisioni, nel rispetto delle norme costituzionali e della dottrina del consenso informato.

3. La medicina è una pratica che si avvale di conoscenze scientifiche, ma non solo
Se in medicina impiegassimo solo ciò che è scientificamente provato, dovremmo abbandonare
gran parte di ciò che costituisce la pratica clinica corrente, che solo in proporzione minore si basa
su valide prove scientifiche. In medicina non basta applicare le migliori conoscenze scientifiche,
occorre essere preparati ad affrontare la quota di incertezza che contraddistingue ogni
decisione, riconoscendo i limiti del nostro sapere. Attenersi alle conoscenze scientifiche, quando
ci sono, è di certo la cosa più sensata, ma spesso non è sufficiente. La medicina basata sulle
prove di efficacia chiede di integrare le conoscenze dedotte dalla ricerca con l’esperienza del
clinico e i valori dei pazienti. È poi responsabilità di tutti vigilare sulla diffusione di notizie infondate e di pratiche di non comprovata efficacia e dannose, allo scopo di evitarne l’impiego.

4. L’indipendenza della scienza deve essere difesa dagli interessi del mercato
La maggior parte della ricerca biomedica è finanziata dall’industria del farmaco, dei dispositivi
sanitari, delle attrezzature biomedicali ed è considerata un investimento commerciale. La
speranza di risolvere i problemi di salute è dunque in larga misura riposta sugli interessi dell’industria.
Anche questa è scienza, legittima e a volte di alto livello, ma non sempre: la letteratura scientifica è ricca di esempi eloquenti sui rischi associati al mercato della salute. Gli operatori sanitari devono esserne consapevoli e la politica deve vigilare su questo fenomeno, garantendo che l’attività professionale, la ricerca, le linee d’indirizzo, le raccomandazioni, le linee guida siano indipendenti da interessi commerciali.

5. Cosa chiediamo alla politica
L’indipendenza dei medici e degli altri operatori sanitari è un bene prezioso che la politica deve
contribuire a preservare creando un ambiente antidogmatico, favorevole al libero dibattito
scientifico, trasparente e il più possibile esente da conflitti d’interessi. Nessun ricercatore e nessun operatore sanitario deve aver timore di esporre i propri convincimenti su temi attinenti alla
medicina e alla pratica medica, fermo restando che le pratiche da raccomandare sono quelle
che in un contesto scientifico in continuo divenire si avvalgono delle migliori prove di efficacia e
sicurezza nel tempo.
La politica deve assicurare adeguati finanziamenti pubblici per sostenere la ricerca biomedica
indipendente da interessi commerciali, basata su priorità dettate dai principali problemi di salute
della popolazione, con particolare attenzione alla ricerca comparativa di efficacia, sicurezza e
costo-efficacia e alla ricerca sui modi migliori per trasferire nell’operato del personale sanitario le tecnologie e le conoscenze e verificare i risultati ottenuti.
La politica ha la responsabilità di favorire la formazione di una cultura della scienza nelle scuole
e nelle università, intesa non come dogma, ma come sviluppo di capacità di osservazione critica,
ragionamento e corretta interpretazione dei dati, con spirito di umiltà e disponibilità all’ascolto
degli altri.

La Rete Sostenibilità e Salute

27 marzo 2019

Rete Sostenibilità e Salute: chi siamo?

Siamo un insieme di associazioni che da anni si impegnano in maniera critica per proteggere,
promuovere e tutelare la salute. Ogni associazione ha la sua storia e le sue specificità, ma siamo
accomunati da una visione complessiva della salute e della sostenibilità.

Fondazione Allineare Sanità e Salute
Associazione Dedalo 97
Associazione di studi e informazione sulla salute – AsSIS
Associazione Frantz Fanon
Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia
Associazione per la Decrescita
Associazione Scientifica Andria
Centro Salute Internazionale-Università di Bologna
Federspecializzandi
Fondazione per la Salutogenesi ONLUS
Giù le Mani dai Bambini ONLUS
Italia che cambia
Medicina Democratica ONLUS
Movimento per la Decrescita Felice
NoGrazie
Osservatorio e Metodi per la Salute, Università di Milano-Bicocca
People’s Health Movement
Psichiatria Democratica
Rete Arte e Medicina
Rete Mediterranea per l’Umanizzazione della Medicina
Slow Food Italia
Slow Medicine
SIMP Società Italiana di Medicina Psicosomatica
Sportello Ti Ascolto – Rete di Psicoterapia Sociale
Vivere sostenibile
Media relation Rete Sostenibilità e Salute- Portavoce: Jean-Louis Aillon – rete@sostenibilitaesalute.it
– Sito: www.sostenibilitaesalute.it
– Pagina Facebook: Rete Sostenibilità e Salute
– Video: La rete Sostenibilità e Salute; La Carta di Bologna (spot), Presentazione della Carta di
Bologna

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