A Torino “I Vajont”

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Al Centro Studi Sereno Regis nella Rassegna Cinema e Ambiente 2016 tra le proiezioni il film di Maura Crudeli, Lucia Vastano e Federico Alotto, prodotto da AIEA e Medicina Democratica Onlus.

Di seguito la presentazione e la locandina

Rassegna Cinema & Ambiente 2016 – Centro Studi Sereno RegisDa sabato 30 maggio a lunedì 6 iugno 2016
Sala Gabriella Poli Via Garibaldi n. 13, Torino

Lunedi 30/5 ore 20.45: “Attenti al treno” (48’) di Maura Crudeli e Federico Alotto
In attesa dell’udienza fissata per il 31 maggio 2016 alla Corte Costituzionale sul possibile avvio del procedimento Eternit Bis per omicidio volontario di oltre 250 persone vittime del mesotelioma da amianto proponiamo un documentario sugli stabilimenti Savigliano, città del Pendolino. Nella ex Fiat Ferroviaria, nei reparti addetti alla coibentazione delle carrozze dei treni, una fitta nebbia, una nuvola polverosa si attaccava ai vestiti e inesorabilmente si insinuava nelle narici scendendo giù fin dentro ai polmoni… Finanziato dalla Associazione Italiana Esposti Amianto (AIEA) Onlus Piemonte, sezione di Savigliano. Interviene Armando Vanotto – AIEA Savigliano. Cinemambiente Off.
Venerdì 3/6 ore 18.00: “Devil comes to Koko” (49’) di Alfie Nze
Opera prima, evoca due brutali episodi che hanno tragicamente interessato la Nigeria: la sanguinosa invasione inglese di Benin City nel 1897 e lo scandalo dei rifiuti tossici scaricati nel 1987 a Koko, un villaggio del Delta del Niger.
Apparentemente scollegate fra loro, le due invasioni si fondono in un’unica inquietante storia. Un immaginifico viaggio in una terra troppo ricca, da sempre preda di violente conquiste e saccheggi. Le riprese sono state effettuate a Benin City e nel villaggio di Koko in Nigeria, oltre che nello spazio occupato di Macao, a Milano. Segue dibattito.
Cinemambiente.
Sabato 4/6 ore 18.00: “La tragedia electronica” (86’) di Miguel G. Corral
Un uomo passa con un carico di rifiuti elettronici in periferia di Accra, capitale del Ghana. Cammina spingendo pestando dischi rotti, carcasse di computer e video. Con lui cammina Mike Anane un giornalista ecologista. Prodotto da Mediapro in collaborazione con diverse televisioni pubbliche (TVE, Arte France, Al Jazeera) riflette con esempi semplici su una realtà complessa che le società dei paesi industrializzati tendono a rimuovere dalla propria coscienza: il destino dei rifiuti elettronici che generiamo in quantità industriali, il loro riciclaggio e il loro traffico illegale dall’Europa e dagli Stati Uniti fino alle discariche del Ghana, della Cina e di Haiti. Segue dibattito. Cinemambiente.
Lunedì 6/6 ore 20.45: “I Vajont” (70’) di Lucia Vastano, Maura Crudeli e Federico Alotto
Il Vajont è come un fiume in cui sfociano i torrenti del profitto, del potere e dell’indifferenza. Nei Vajont si inciampa, sempre e ovunque. Mezzo secolo fa, il Monte Toc si suicidò gettandosi nel lago formato da una diga che non andava costruita. A rileggere quella pagina di storia, di cui persino lo Stato fu riconosciuto responsabile, si vedono similitudinicon vicende più recenti, con lo stesso copione, del prima e del dopo. Il ripetersi della Storia senza insegnamento è il tema del film: il profitto che prevarica sicurezza, dignità e rispetto della vita, la solitudine dei superstiti, i media che si cibano delle disgrazie e del dolore, il business della ricostruzione e del malaffare. E poi l’indifferenza di tutti, pronti a voltare pagina con facilità. Broni e la fabbrica d’amianto, il porto di Genova dove una nave abbatte la Torre piloti,
l’Aquila post terremoto, Viareggio con un quartiere esploso, Paderno Dugnano con i morti in fabbrica.
Infine, simbolicamente una vicenda più lontana: Bhopal, 3 dicembre 1984, raccontata da Arun Gandhi e Vandana  Shiva. Interviene Lucia Vastano.

La rassegna questanno è dedicata a Luigi Mara (1940-2016), fondatore di Medicina Democratica Movimento di Lotta per la Salute, attivista dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente, sempre in prima fila nella lotta in difesa della salute in fabbrica e nel territorio.

Rassegna Cinema 2016 Ecoistituto

 

 

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NOTAV Brescia-Verona

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Medicina Democratica, Comitato Cittadini di Calcinato, Comitato Castelnuovo Futura, Comitato Parco delle Colline Moreniche del Garda, Legambiente Onlus , Consorzio delle Colline Moreniche del Garda, Terra Viva Verona nonché singoli cittadini, hanno depositato un ricorso al TAR del Lazio avverso il decreto 50DVA del 22.02.2016 del Ministero dell’Ambiente con il quale si “riconosce” che il progetto TAV Brescia-Verona è “conforme” alle prescrizioni del CIPE, si contestano anche i contenuti dei precedenti pareri della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente sulla tratta (come è noto, grazie alla legge “Grandi Opere” la Valutazione di Impatto Ambientale su opere così complesse e fortemente impattanti anziché essere più rigorosa, in nome dell’ “interesse pubblico” alla realizzazione, viene svolta in forma semplificata con ristrette possibilità di partecipazione delle popolazioni interessate.

Il decreto impugnato è quello che definisce e conclude l’istruttoria autorizzativa del progetto del lotto funzionale Brescia-Verona nell’ambito della tratta Milano-Verona a sua volta parte della linea TAV Torino-Venezia.

Le violazioni contestate riguardano in particolare la effettiva attuazione progettuale delle prescrizioni del CIPE e la corretta applicazione delle direttive europee sugli appalti e le concessioni, le criticità ambientali irrisolte (inclusi i danni permanenti alle coltivazioni di vino DOCG in Franciacorta), la mancata considerazione delle alternative (incluso il potenziamento/ristrutturazione della linea ferroviaria attuale) e il mancato aggiornamento delle effettive previsioni di traffico all’origine del progetto nei primi anni ’90 come pure l’assenza di una analisi costi-benefici.

Pesa inoltre la mancata Valutazione Ambientale Strategica (VAS) recepita in Italia durante la elaborazione del progetto e in questo caso solo formalmente e tardivamente (2015) svolta, la violazione della direttiva Habitat sulla tutela delle zone naturali di Importanza Comunitaria e di Protezione Speciale poste sul tracciato o nelle immediate vicinanze.

Il ricorso è stato elaborato dall’Avv. Fausto Scappini di Verona.

Altre notizie su http://notavbs.org.

Il link sottostante permette di scaricare il testo del ricorso con alcune omissioni per tutelare alcuni ricorrenti.

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COMUNICATO STAMPA: LUIGI MARA E LA THYSSENKRUPP DI TORINO

2016-05-13-08-40-18-771303764Oggi si celebra il funerale di Luigi Mara, fondatore di Medicina Democratica quarant’anni fa insieme al prof. Giulio Maccacaro;

Oggi è uscita la sentenza definitiva della Corte di Cassazione di condanna degli imputati della ThyssenKrupp.  

Luigi Mara ha finalmente avuto ragione. Occorre dedicare a lui questa sentenza e questa vittoria.  Sono passati quasi 8 anni dall’inizio del processo  con l’accusa di omicidio doloso da parte del Procuratore della Repubblica Raffaele Guariniello. Successivamente la Corte d’Assise d’Appello di Torino ha derubricato l’omicidio doloso in omicidio colposo, pur mantenendo elevate le pene.

In tutto questo Luigi Mara ha avuto una gran parte, con l’aiuto di altri esperti di Medicina Democratica (Thieme e Colombo) ha prodotto un grosso dossier su tutta la vicenda Thyssen, esponendola puntualmente davanti al Tribunale di Torino. Questo grande lavoro si è aggiunto a quello del Pubblico Ministero e degli  altri consulenti   che è stato in grado di provare la fondatezza delle accuse arrivando alla sentenza finale della Cassazione di ieri in tarda serata. Si consideri che Medicina Democratica è l’unico ente collettivo che è rimasto nel processo fino alla fine, mentre tutti gli altri, enti pubblici e sindacati, hanno accettato una transazione che li escludeva.

Diciamo ancora una volta finalmente e diciamo ancora una volta grazie a Luigi Mara.

Grazie Luigi, il tuo lavoro è servito. Tutti i processi nei quali ti sei impegnato a partire dal primo, ormai lontano nel tempo, contro il Petrolchimico di Marghera hanno portato ad una  maggiore determinazione nei famigliari delle vittime e in tutti coloro che lottano per eliminare la nocività nei luoghi di lavoro e nell’ambiente; a richiedere giustizia, sempre e comunque, nonostante i tempi lunghi e le difficoltà di ogni tipo; non solo, ma hanno aumentato anche  fra i cittadini una la presa di coscienza dei diritti, in particolare, quello costituzionale di tutela della salute.   

MEDICINA DEMOCRATICA NAZIONALE

 

Milano 15 maggio 2016

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ISDE e Corpo Forestale dello Stato insieme per proteggere l’ambiente e la salute

Si è svolta ieri la conferenza stampa che ha ufficialmente dato il via alla partnership tra l’Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia e il Corpo Forestale dello Stato CFS che da oggi sono impegnati insieme per promuovere iniziative volte ad informare e sensibilizzare i cittadini sulla tutela e la cura dell’ambiente e del paesaggio, oltre che a principi della sicurezza agroalimentare.

Il Presidente di ISDE Italia, Roberto Romizi e il Comandante regionale della Toscana, Giuseppe Vadalà hanno firmato il Protocollo d’Intesa stipulato tra le parti, proprio durante la conferenza stampa che si è tenuta nell’ufficio del Procuratore Capo di Arezzo, Roberto Rossi, alla presenza del Direttore Generale di Area Vasta sudest, Enrico Desideri.

Il Protocollo pone l’accento su 4 punti in particolare che ISDE e CFS si impegnano a rispettare e a portare avanti insieme:

  1. Realizzazione di specifiche campagne regionali per la promozione della cultura della legalità, con riferimento alla difesa del patrimonio agroforestale, agroambientale toscano, da tutte le forme di illegalità, con una particolare attenzione a quelle poste in essere a tutela della sicurezza agroalimentare e della salubrità ambientale e dei cittadini;
  2. Predisposizione di dossier dedicati, in particolare, alla prevenzione e repressione dei reati ambientali e agroalimentari, e alla prevenzione delle patologie connesse all’alimentazione ed alla salubrità dell’ambiente;
  3. Realizzazione di strumenti e attività di comunicazione, educazione e sensibilizzazione sui temi della legalità, della sicurezza ambientale e agroalimentare nelle scuole e nelle Università;
  4. Attività di formazione comune.

La conferenza è stata molto sentita e partecipata e oltre ad illustrare il Protocollo si è parlato di inquinamento e di problematiche ambientali strettamente legate alla salute di tutti i cittadini.

Il “patto” tra ISDE e il Corpo Forestale dello Stato segna quindi il via di una collaborazione che muoverà i suoi passi sempre in direzione della protezione ambientale, a difesa della salute, partendo dal presupposto che non ci possono essere persone sane in un ambiente inquinato.

Leggi il comunicato stampa

Leggi il Protocollo d’Intesa tra ISDE e CFS

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Luigi Mara ci ha lasciati

 

Luigi Mara, fondatore di Medicina Democratica nel 1976 con Giulio A. Maccacaro, ci ha lasciato, inesorabilmente colpito da un improvviso malore nel pomeriggio del 12 maggio.

Impossibile, a caldo, esprimere oltre al dolore di tale perdita quanto Luigi rappresentasse per il nostro Movimento, per l’ambientalismo scientifico e il movimento operaio.

Un oramai raro esempio di intellettuale in cui il rigore scientifico e la chiarezza di intenti si univano a una integra (e integrale) scelta di classe.

Esigente in primo luogo con sè stesso, instancabile e incredibilmente capace di lavorare contemporaneamente su molteplici argomenti ed iniziative, ha caratterizzato la storia quarantennale di Medicina Democratica con un autentico umanesimo : a favore dei più deboli affinchè si risvegliasse la coscienza e l’autoorganizzazione dal basso (la non delega).

Ha inoltre portato nelle aule dei Tribunali la richiesta di giustizia e di riconoscimento della dignità per le vittime dell’organizzazione capitalista dei luoghi di lavoro svelando la scienza (e gli scienziati) al servizio del profitto, Si è battuto per una giusta condanna dei responsabili dei tanti ecocidi sparsi per l’Italia e non solo (da Porto Marghera all’Eternit).

A tutti gli appartenenti a Medicina Democratica il compito di raccogliere il testimone e proseguire, a barra diritta, nella lotta per l’affermazione della salute a partire dal diritto ad un ambiente salubre.

Ci uniamo tutti nella vicinanza e nel sostegno ai famigliari.

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14 Maggio_Autocostruzione di arredi per l’orto!

Vi invitiamo Sabato 14 Maggio dalle ore 14.00 alle ore 19.00, presso l’Orto Morvillo (Giardino Francesca Laura Morvillo, via Ricaldone angolo via Tripoli int.10) all’autocostruzione di arredi per l’orto creato da MDF Torino per tutta la popolazione :)

Tranquillo pomeriggio di autocostruzione all’orto :) noi mettiamo legname e un po’ di attrezzi, tu puoi portare quello che vuoi (entusiasmo, competenze, inesperienza, altri attrezzi se ne hai, amici, amici di amici e cos’ via). :)

OBIETTIVI DELL’AUTOCOSTRUZIONE:
– Prototipare una sedia e un tavolo
– Prototipare mini struttura in bamboo
– Costruire due bacheche
– Riparare una terza bacheca

Vi aspettiamo numerosi! :)

 

MDF, Circolo di Torino

Firenze 13 maggio ore 18 – Presentazione libro su Gabriella Bertini

gabriella-e1427987413576Cari amici e compagni,
a distanza di un anno dalla morte di Gabriella Bertini, che insieme abbiamo ricordato alla Comunità delle Piagge, Medicina Democratica e l’Associazione Toscana Paraplegici onlus invitano alla presentazione del libro “È tempo di travasare i sogni. Dall’Unità spinale a Casa Gabriella e altre
lotte”.

Ricordare serve per andare avanti, avere basi solide per portare a compimento progetti e speranze: è la testimonianza che Gabriella ci lascia.

Il futuro è la realizzazione del progetto Casa Gabriella per dare completezza nel tempo al percorso assistenziale garantito dall’Unità Spinale.

Quando Gabriella, insieme ai suoi compagni paraplegici e a Beppe Banchi suo compagno di vita, iniziò la battaglia per la realizzazione dell’Unità Spinale, pochi avrebbero scommesso sulla possibilità di vederne l’attuazione, sembrava un sogno che si scontrava con la realtà complessa e non favorevole. Similmente oggi il progetto Casa Gabriella, che lei sentiva necessario per l’invecchiamento proprio e degli altri e sul quale chiedeva l’impegno di tutti noi, appare un sogno non compatibile con la realtà: troppi soggetti da mettere d’accordo, poche le risorse…. ma se abbiamo imparato qualcosa da Gabriella, dalla sua determinazione, dal suo lanciare il cuore oltre l’ostacolo, è il momento di dimostrarlo!

Per questo il libro si conclude con la proposta del progetto Casa Gabriella e su questo interpella per la realizzazione del progetto le persone e le
istituzioni, alle quali lei si è sempre rivolta, certa della loro funzione costituzionale di essere strumento del popolo, non strumento di potere.

Venerdì 13 maggio 2016
ore 18.00
Comunità delle Piagge
piazza I. Alpi M. Hrovatin, 2 Firenze

“È tempo di travasare i sogni. Dall’Unità Spinale a Casa Gabriella e altre lotte”
scritto da
Giulia Malavasi, Donato Santandrea, Fanny Di Cara

Verrà presentato, insieme agli autori, da:
Beniamino Deidda, Alessandro Santoro, Gavino Maciocco

Insieme ad amici e compagni che hanno condiviso lotte e speranze di Gabriella sono invitati a partecipare i rappresentanti delle Istituzioni locali, della Direzione INAIL e della Direzione AOU Careggi, il Direttore dell’Unità Spinale Unipolare
Al termine della presentazione del libro, cena insieme con quanto ciascuno vorrà portare

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Comunicato Stampa di Medicina Democratica di Savona

Relativo alla proposta di alcuni lavoratori Tirreno Power di essere inseriti in una indagine epidemiologica

La sezione Savonese di Medicina Democratica ritiene più che giustificata la richiesta dei lavoratori, costituitisi nell’associazione ALCEV e veicolata tramite La Repubblica del 8/5/16, di essere inclusi in uno studio epidemiologico specifico, ma anche che la stessa dovrebbe essere allargata, in quanto non solo gli attuali volontari ma tutti coloro che negli anni hanno lavorato presso la Centrale di Vado/Quiliano, e soprattutto quelli delle imprese d’appalto, addetti alle lavorazioni più nocive ed inquinanti, dovrebbero essere monitorati.
Solo una ricerca di questo tipo, che però per godere dei necessari poteri di indagine dovrebbe essere promossa dalla Magistratura, potrebbe infatti raccogliere insieme ai dati sanitari dei singoli lavoratori anche i dati ambientali interni allo stabilimento e confrontarli con quelli emersi dalla indagini già avviate dalla Procura.
Tutto ciò alla luce della conoscenza che le fonti di nocività interne allo stabilimento sono state sicuramente maggiori rispetto a quelle esterne, poiché oltre alla nocività emessa attraverso i fumi e le successive ricadute sull’aria, l’acqua ed il terreno, i lavoratori sono stati esposti anche ad una serie di inquinanti legati al processo produttivo ed alle caratteristiche dello stesso e questi inquinanti, spesso, hanno effetti direttamente proporzionali rispetto alla distanza delle emissioni.
Ci si riferisce, ad esempio, alla radioattività delle ceneri ed alla presenza dell’amianto usato per la coibentazione delle caldaie e delle tubazioni, ed i risultati quindi darebbero quantomeno una spiegazione dei numerosi casi di mesotelioma pleurico e di leucemie riscontrabili fra i lavoratori.
Tutto questo, quando dimostrato, porterebbe inoltre a creare le condizioni per avanzare la richiesta che i lavoratori della Centrale siano inseriti nel gruppo di coloro che, al pari della Eternit o dell’ACNA, hanno diritto a determinati benefici pensionistici giustificati da una minore aspettativa di vita.
E proprio per questo tutti i lavoratori suddetti avrebbero anche diritto di essere seguiti sotto il profilo sanitario al fine di individuare nella fase più precoce possibile l’insorgenza di eventuali patologie, tramite precisi protocolli e senza spese di sorta, che dovrebbero essere addebitate a chi li ha esposti, cioè Tirreno Power ed ENEL.
Il nostro timore, però, è che una indagine di queste dimensioni e con queste caratteristiche, più che utile ai lavoratori attuali e precedenti, difficilmente troverà collaborazione nella direzione aziendale e nelle strutture sanitarie ed istituzionali locali, che nel passato hanno ampiamente dimostrato quanto poco gli stessero a cuore la salute ed i diritti delle persone.
Savona, 9/5/16
Per Medicina Democratica, Movimento di Lotta per la Salute, il referente locale Maurizio Loschi.

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Medicina Democratica da sempre contro ogni forma di incenerimento di rifiuti

In tutte le salse il governo, da ultimo con i decreti applicativi dell’art. 35 dello “sbloccaitalia” e ancor prima con il decreto che – con un tocco di bacchetta magica – trasforma i rifiuti in combustibili (CSS), spinge per realizzare nuovi inceneritori pervicacemente insistendo in una direzione contraria a quella delle priorità nella gestione dei rifiuti.

A livello locale (come nel caso di Firenze) anziché insistere per riorganizzare la gestione dei rifiuti per evitare inceneritori (e relative discariche) si va avanti nel progetto dell’impianto di Case Passerini.

Medicina Democratica ha appoggiato la lotta, durante la procedura autorizzativa, dei Comitati locali come pure con le iniziative successive al TAR, oggi e domani appoggia e partecipa alle iniziative di lotta.

Segnaliamo quella prevista il 14 maggio 2016 a Firenze di cui riportiamo l’appello.

 

#UNVISIFAFARE

FERMIAMO GLI INCENERITORI! Difendiamo il territorio e la Salute!

Contro tutte le “terre dei fuochi” ed il “partito trasversale della devastazione”.

Nessun rischio per la salute umana o ambientale è accettabile.

Liberiamo Firenze e l’Italia da:

– inceneritori già esistenti che devono essere dismessi al più presto

– nuovi inceneritori previsti in tutta Italia dall’attuale governo

– nuovo grande inceneritore che vorrebbero costruire a Firenze nei prossimi mesi.

– articolo 35 dello Sblocca Italia che incentiva l’incenerimento e la devastazione dei territori in tutto il Paese

– grandi opere nocive e inutili sponsorizzate da una politica che sceglie di ignorare i cittadini e che sacrifica il territorio, la salute e i beni comuni a partire dall’acqua, al profitto di pochi: come nella Piana di Firenze–Prato–Pistoia con gli assurdi progetti del nuovo mega Aeroporto di Firenze – Peretola e il sotto attraversamento Tav.

Ai nostri e vostri amministratori vogliamo dire

Non vi si fa fare!

> MANIFESTAZIONE SABATO 14 MAGGIO 2016 <

ritrovo ore 14,30 via di Novoli, Parco San Donato, Firenze

Parteciperanno delegazioni dei Comitati in lotta contro gli Inceneritori da varie parti d’ Italia. Facciamo la differenza e diciamo:

SI ad approvazione della legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero che prevede una separazione tra soggetti che raccolgono gli scarti e coloro che smaltiscono i rifiuti: è inaccettabile che chi gestisce l’affare dell’incenerimento e delle discariche gestisca anche la raccolta differenziata

SI a un PIANO NAZIONALE DEL RICICLO che preveda l’istituzione di distretti del riciclo e di economie circolari

SI a una USCITA DALLE PRATICHE DI INCENERIMENTO DEI RIFIUTI E DELLE BIOMASSE , incluso l’incenerimento del Combustibile Solido Secondario-CSS nei cementifici e in centrali di co-combustione

SI a inserimento del porta a porta con tariffazione puntuale su tutto il territorio nazionale >Fermiamo l’inceneritore di Firenze partecipiamo alle iniziative sui terreni che inizieranno il 29 Maggio 2016.<

Promosso da: Mamme No Inceneritore di Firenze, Zero Waste Italy, Assemblea per la Piana contro le nocività.

Per info e adesioni: mammenoinceneritore@gmail.com zerowasteitalia@gmail.com piananociva@anche.no

MANIFESTO DEF

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E’ on line il nuovo numero di ISDE Italia News

Il numero 610 di ISDE Italia News, la newsletter dell’Associazione Medici per l’ambiente, è on line. Tante notizie su ambiente e salute e una grafica migliorata. Leggi la nostra newsletter e deiffondila ai tuoi contatti.

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