ProPublica (http://www.propublica.org), un’organizzazione no-profit, che si occupa di giornalismo investigativo, ha provveduto a tracciare i pagamenti dell’industria ai medici sin dal 2010, dopo l’avvio del Sunshine Act. Nel 2014, ultimo anno del quale si conoscono i dati definitivi, 1.617 aziende farmaceutiche hanno effettuato 15.7 milioni di pagamenti per un totale di quasi 10 miliardi di dollari. Dei15.7 milioni di versamenti, quasi tutti (14.9 milioni) sono stati classificati sotto la voce “pagamenti generali”, cioè conferenze promozionali, pareri consultivi, cibo, bevande, viaggi e hotel.
Nel grafico, suddivisi per categoria, sono indicati i pagamenti che l’industria del farmaco ha effettuato nei riguardi dei medici statunitensi nel corso del 2014. Sono esclusi i fondi per la ricerca, la spesa per i campioni di farmaco gratuiti e per l’ECM. In testa sono le royalties che l’industria paga ai centri di ricerca che hanno ceduto produzione e commercializzazione di prodotti da essi ritrovati. Per il resto, se sommiamo le conferenze promozionali e pareri consultivi, arriviamo a 1 miliardo di $, mentre per l’intrattenimento (cibo e bevande, viaggi e soggiorni) sono stati elargiti oltre 400 milioni.
A questo proposito è stata condotta una ricerca sul numero di giornate all’anno in cui i singoli medici hanno ricevuto pagamenti, in genere per cibo e bevande. Un medico di famiglia del Maryland batte tutti i colleghi con 286 giorni di pagamenti all’anno, praticamente uno per ogni giornata lavorativa. Suddividendo per specialità invece sono in testa i reumatologi con 40 giorni di pagamenti all’anno, seguiti dagli endocrinologi e cardiologi interventisti.
Questi medici in genere prescrivono più frequentemente farmaci costosi e/o coperti da brevetto piuttosto che generici. Il dr A. Kesselheim, farmacologo ad Harvard, acceso sostenitore dei farmaci equivalenti, sostiene che questa è un’ulteriore prova del rapporto fra pagamenti dell’industria e scelte prescrittive.
Libera traduzione e adattamento di Giovanni Peronato
Tratto da http://www.propublica.org/article/a-pharma-payment-a-day-keeps-docs-finances-ok